lunedì 23 aprile 2012









Viaggiando nel mondo del vino è quasi d’obbligo passare per la Francia. Il nostro itinerario non tocca questa volta le classiche mete della Champagne o del Bordeaux, ma si dirige verso il sud, meno conosciuto ma altrettanto interessante.

La meta è la Languedoc Roussillon e il vino da degustare è il Muscat de Rivesaltes, vin doux naturel.   





Questo vino viene prodotto in novanta comuni dei Pirenei Orientali e nove comuni della regione dell’Aude. La zona di produzione è delimitata a est dal Mediterraneo, a sud dalla Spagna e a ovest dai Pirenei, niente male direi !





I vitigni sono due: il Muscat à Petits Grains e il Muscat d’Alexandrie (meglio conosciuto in Italia come Zibibbo). L’intensità del Moscato d’Alessandria porta aromi di frutti maturi e di rosa. La finezza e la freschezza del Muscat à petit grains porta profumi di frutti esotici, di menta e di limone.


I Muscats giovani hanno un colore oro pallido con degli aromi che ricordano la pesca, il limone, il mango e la menta. Dopo qualche anno, il colore prende dei riflessi ambrati e l’aroma si evolve verso note di miele e albicocca sciroppata.


Se decidiamo di organizzare il nostro tour in questa zona durante l’inverno, possiamo avere la piacevole sorpresa di degustare il Muscat de Noël: è il primo Muscat dell’anno che viene commercializzato a partire dal terzo giovedì di novembre fino alla fine di gennaio. Nel caso dovessimo rimandare il viaggio, dal primo febbraio ci sarà in commercio il resto della produzione.

Vino dolce naturale che cosa vuol dire? Il Muscat de Rivesaltes, come altri vini dolci naturali della zona, è prodotto con un procedimento che è attribuito a Arnau de Vilanova, medico alchimista del XIII secolo : la fermentazione viene bloccata con l’aggiunta di alcool a 96 gradi.

Il titolo alcolometrico di questo vino va dai 15° ai 21°. Per conservare tutti gli aromi di frutta fresca, il Muscat è generalmente imbottigliato abbastanza presto. Può essere poi conservato in cantina e allora il colore diventa ambrato e il gusto aumenta di potenza con l’età.

Lo serviamo come aperitivo, quindi a una temperatura di 6-8 gradi oppure con il dolce, magari con un paio di gradi in più.

E se decidete veramente di partire per degustare sul posto questa delizia, non dimenticatevi di fare un salto a visitare il magico castello di Carcassone.

Buon viaggio e buona degustazione (sempre con moderazione).

1 commento:

  1. Sono sempre più convinto che sarà un 'successo'per la nostra Università la tua venuta, professionalità unita alla serietà un binomio che porterà una 'vendemmia'di soddisfazioni personali per te e...crescita 'enologica'per chi ti verrà ad ascoltare.Presentazione direi 'completa'in ogni sua parte...riusciremo ad 'assaporare' i vini che ci hai presentato fino ad ora??quando sei pronta..basta dire dove e come....ciao un abbraccio Edo!

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