mercoledì 29 febbraio 2012

ABBINAMENTO TAROCCHI E VINO : IL BAGATTO

           
           IL BAGATTO (the Magus)



[Magus 2]

La figura al centro di questa carta (la numero 1) mostra un giovane privo di vestiti, quindi libero. A differenza del Matto, ha i piedi leggermente appoggiati a terra e gioca con destrezza con i diversi oggetti che lo circondano.Le caviglie sono attorniate da un paio di ali enormi (simbolo di Mercurio) che bilanciano il giovane nella sua posizione estasiata ed esagerata. La testa del giovane è coronata da una specie di turbante composto di due serpenti che si aprono per formare un simbolo alato (occhio di Horus) nel centro del quale troneggia una colomba (simbolo dello Spirito Santo). In basso si nota una scimmia che sta salendo furiosa, simbolo di arrivismo. Questa carta infatti rappresenta la forza della volontà ma in alcuni casi anche l’arroganza.
     Il giallo e il blu, colori della comunicazione, sono dominanti.

Mentre il Matto è appeso nel vuoto, il Bagatto sta in equilibrio, con abilità, sulla punta del suo inconscio e ottiene ciò che vuole grazie a una volontà chiara che porta con sè grande successo.


 Nell'ambito lavorativo questa carta dimostra che prendiamo delle iniziative, che ci rendiamo conto del nostro potere di influenza e che lo impieghiamo in modo finalizzato. Così vengono passati esami, superate sfide e possiamo influenzare in modo molto efficace il decorso degli avvenimenti. Secondo l'obiettivo di questa energia possiamo avere successo economico, ottenere delle promozioni oppure portare a un buon fine dei progetti professionali.

 Nei rapporti personali questa carta indica una fase di grande fascino e di forte attrazione. Non è la volontà forzata che porta alla metà ma la fede disinvolta e quasi spontanea nella propria forza e capacità, come la può generare soltanto l'armonia tra volontà conscia e inconscia. Davanti a questo sfondo si forma un'enorme forza di suggestione: il Bagatto si accetta così com'è e attira attraverso la sua sincerità e la sua franchezza l'amore del suo prossimo.


Per l’abbinamento
propongo il Syrah.

Come il Bagatto, anche il Syrah può giocare e può farlo con un’ampia gamma di profumi, che vanno dal fruttato alle spezie. Tipico è l’aroma di pepe nero presente in questo vino anche se non ha fatto botte. Anche il Syrah ha una vena di magia che gli ha permesso di spaziare nelle vigne di tutto il mondo, dalla Sicilia all’Australia.


La zona che vanta la più lunga tradizione di produzione è la Valle del Rodano, dove si dice che il Syrah venisse coltivato già ai tempi dell’Impero Romano. Mentre i Syrah della Valle del Rodano tendono a sviluppare aromi che ricordano direttamente il pepe nero e le spezie in generale, in Australia hanno generalmente aromi e sapori di frutta matura oltre che di cioccolato.

Le differenze fra il Syrah Francese e lo Shiraz Australiano (così viene chiamato questo vino in Australia e in Sudafrica) sono determinate sia dalle diversità ambientali e climatiche dei due luoghi - fattori essenziali che contribuiscono alla personalità di un vino – sia dallo stile di vinificazione adottato nei due paesi.


 Anche per il gusto, come per gli aromi, è necessario distinguere i Syrah prodotti nella Valle del Rodano, i Syrah prodotti in Europa e quelli prodotti in Australia e nel Nuovo Mondo. Lo stile francese della Valle del Rodano predilige Syrah eleganti e di classe, robusti, con gusti più rotondi e meno tannici. In Australia si predilige invece uno stile più denso, corposo, concentrato e pieno. Nel resto dell'Europa si possono trovare stili che si potrebbero definire sia intermedi, sia ispirati all'una o all'altra categoria.



Non dobbiamo dimenticare la coltivazione di questo vino, di colore rosso rubino dalle sfumature violacee, nella terra fertile della Sicilia, ricca di minerali,  abbastanza sabbiosa e  che si mescola in certi punti con la pietra calcarea. Il sole siciliano non stressa le uve ma ne aiuta la perfetta maturazione.
 Il vento africano e la costante brezza del Mediterraneo danno luogo a uve perfette e il Syrah siciliano può sostenere il confronto con il resto del mondo senza timore.


 
 

mercoledì 1 febbraio 2012

L'ABBINAMENTO VINO TAROCCHI: IL MATTO

Inizieremo questo viaggio nel mondo dei tarocchi e del vino prendendo come riferimento i magici tarocchi di Crowley, disegnati dalla pittrice surrealista Frieda Harris. Solo un piccolo accenno su Crowley:  Aleister Crowley (Leamington Spa, 12 ottobre 1875Hastings, 1 dicembre 1947) è stato un artista, poeta, mistico, alpinista, pensatore e critico sociale. Figura assai controversa e uomo di grande cultura è considerato una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici.



La carta 0, o carta del Matto, è simbolo per una nuova fase di vita.
Nei tarocchi di Crowley il Matto viene raffigurato da Dioniso (Bacco), il Dio che vive nel cuore della natura elementare. La figura, senza poggiare i piedi a terra, tiene in una mano una coppa rovesciata, simbolo dell’acqua cosmica, e nell’altra il fuoco creativo; dall’incontro di questi simboli, apparentemente inconciliabili, scaturisce la trasformazione, il nuovo, l’energia. E’ emblematico il fatto che i piedi del Matto non poggino a terra:  nulla ha preso ancora forma materiale e non c’è nel personaggio la volontà di perseguire una via piuttosto che un’altra. Un ciclo è finito raggiungendo il suo culmine e un nuovo inizio deve ancora arrivare; ma è proprio dalla frizione tra passato e futuro che nasce il desiderio di essere.

Nella vita professionale questa carta significa che entriamo in un settore di esperienze nuove, aprendoci a un cambiamento che porterà verso mete sconosciute. Il Matto indica sempre delle esperienze rinfrancanti che non rappresentano un vero pericolo per noi.
 Nell'ambito dei nostri rapporti personali il Matto mostra più che altro il suo lato gioioso e pieno di vitalità. Dato che la razionalità che ragiona e calcola non penetra la sfera di questa carta, la qualità del Matto si mostra nel fluire spontaneo dei sentimenti e nell'apertura del cuore, il che non allarga soltanto gli spazi nel vivere interiore ma porta con sè anche un periodo pieno di gioia. Può anche indicare una mancanza di responsabilità e una spensieratezza che tende verso l'inaffidabilità; in genere indica però un'unione vivace e gioiosa che viene vissuta senza complicazioni, nella quale entriamo senza pregiudizi.



A questa carta il vino che meglio si abbina è il Lambrusco.
Il Lambrusco è un vino dalle caratteristiche particolari, inimitabile, del tutto originale: un vino rosso... frizzante!
Probabilmente, l'insieme delle sue peculiarità è il risultato della straordinaria fusione di terra, clima e carattere delle genti emiliane: uno strano impasto di cordialità, generosità, ma anche di schiettezza e di franchezza. E' un vino simpatico, che conquista e mette allegria con la sua spuma briosa.
Di antiche e nobili origini ha subìto, nel corso degli anni, una lenta evoluzione che non ha prodotto modifiche sostanziali alle sue particolari caratteristiche, limitandosi invece ad affinarle.

Il profumo è fresco, pronunciato, molto fine, con spiccata nota di violetta, che rappresenta il carattere più tipico ed inconfondibile di questo vino. Di sapore delicato, sapido, armonico, gradevolmente acidulo, leggermente aromatico e fruttato, per l’elevata acidità ed il corpo non molto pronunciato è vino di facile e piacevolissima beva da consumarsi giovane.