domenica 25 novembre 2012

ABBINAMENTO VINO E TAROCCHI - L'IMPERATORE




La Carta dell’Imperatore mostra un uomo maturo incoronato da due teste d’ariete. Il mantello rosso è ricamato con emblemi dorati e sulla testa poggia un’enorme corona. Nella mano destra tiene uno scettro con la testa d’ariete e nella sinistra una sfera coronata dalla croce di Malta.
La somiglianza con la carta dell’Imperatrice è sorprendente, in quanto sono molti i motivi che ritroviamo in entrambe le carte. Il volto dell’Imperatore è rivolto a destra e quindi avvicinando le carte si ha l’impressione che le due figure si guardino. La differenza tra i due personaggi è invece importante. Mentre l’Imperatrice volge lo sguardo a sinistra, cioè al futuro, l’Imperatore volge lo sguardo a destra, cioè al passato. I colori dell’Imperatrice sono pastello, simbolo di fertilità, mentre il colore dominante dell’Imperatore è il rosso profondo, che rappresenta la volontà di strutturare il mondo femminile.
I simboli del potere dell’Imperatore sono lo scettro, che rappresenta l’ambizione e la volontà, e la sfera, che rappresenta il simbolo del dominio sul mondo. L’imperatore rappresenta le cose lineari, il desiderio di stabilità e continuità.

Nell’ambito lavorativo l’Imperatore indica che i progetti possono essere realizzati dopo un attento controllo critico. Il sovrano significa concetti chiari e disciplina con il rischio di un’eccessiva rigidità.

Nei rapporti personali questa carta indica il desiderio di chiarezza per raggiungere rapporti affidabili. C’è però il pericolo di catalogare in questo modo i sentimenti per non lasciarsi sopraffare dagli istinti. Questo può portare a dei sentimenti repressi e a forme di comportamento limitate o rigide.



La scelta del vino da abbinare a questa carta è stata relativamente facile in quanto penso che le caratteristiche dell’Imperatore si possono ritrovare nei Super Tuscan, dove la ragione prevale sul sentimento. 

I super Tuscan sono tutti quei vini che vengono prodotti nel territorio toscano e non hanno un disciplinare come gli altri vini doc e docg e che quindi possono essere prodotti con diversi tipi di uve. Quasi tutti subiscono un invecchiamento in barriques per circa dodici quattordici mesi e possono essere messi in commercio quando un produttore lo desidera.

La nascita di questa denominazione risale agli anni settanta e ben presto, grazie anche a una massiccia azione di marketing, questi vini vengono venduti in tutto il mondo.
I Super Tuscan, ovvero i Toscani super, possono essere considerati i campioni dell'enologia più che della viticultura toscana, internazionalizzati in ogni aspetto, dalla scelta delle uve (Cabernet, Merlot, Syrah) alle tecniche di vinificazione.

Sicuramente il risultato è eccellente, ma non tanto da giustificare il prezzo, che per alcuni vini (Sassicaia, Ornellaia, Tignanello ecc.) raggiunge cifre astronomiche.
Un'azione di marketing veramente sorprendente e 'appagante' che per contro ha dimenticato i vini storici, i Brunello di Montalcino, i Vino Nobile di Montepulciano, i Carmignano, il Chianti Classico.



Le ragioni del business prevalgono sulle ragioni del cuore, forse sarà per questo e non solo per il prezzo che non sono i miei vini preferiti.