Inizieremo questo viaggio nel mondo dei tarocchi e del vino prendendo come riferimento i magici tarocchi di Crowley, disegnati dalla pittrice surrealista Frieda Harris. Solo un piccolo accenno su Crowley: Aleister Crowley (Leamington Spa, 12 ottobre 1875 – Hastings, 1 dicembre 1947) è stato un artista, poeta, mistico, alpinista, pensatore e critico sociale. Figura assai controversa e uomo di grande cultura è considerato una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici.
La carta 0, o carta del Matto, è simbolo per una nuova fase di vita.
Nei tarocchi di Crowley il Matto viene raffigurato da Dioniso (Bacco), il Dio che vive nel cuore della natura elementare. La figura, senza poggiare i piedi a terra, tiene in una mano una coppa rovesciata, simbolo dell’acqua cosmica, e nell’altra il fuoco creativo; dall’incontro di questi simboli, apparentemente inconciliabili, scaturisce la trasformazione, il nuovo, l’energia. E’ emblematico il fatto che i piedi del Matto non poggino a terra: nulla ha preso ancora forma materiale e non c’è nel personaggio la volontà di perseguire una via piuttosto che un’altra. Un ciclo è finito raggiungendo il suo culmine e un nuovo inizio deve ancora arrivare; ma è proprio dalla frizione tra passato e futuro che nasce il desiderio di essere.
Nella vita professionale questa carta significa che entriamo in un settore di esperienze nuove, aprendoci a un cambiamento che porterà verso mete sconosciute. Il Matto indica sempre delle esperienze rinfrancanti che non rappresentano un vero pericolo per noi.
Nell'ambito dei nostri rapporti personali il Matto mostra più che altro il suo lato gioioso e pieno di vitalità. Dato che la razionalità che ragiona e calcola non penetra la sfera di questa carta, la qualità del Matto si mostra nel fluire spontaneo dei sentimenti e nell'apertura del cuore, il che non allarga soltanto gli spazi nel vivere interiore ma porta con sè anche un periodo pieno di gioia. Può anche indicare una mancanza di responsabilità e una spensieratezza che tende verso l'inaffidabilità; in genere indica però un'unione vivace e gioiosa che viene vissuta senza complicazioni, nella quale entriamo senza pregiudizi.
A questa carta il vino che meglio si abbina è il Lambrusco.
Il Lambrusco è un vino dalle caratteristiche particolari, inimitabile, del tutto originale: un vino rosso... frizzante!
Probabilmente, l'insieme delle sue peculiarità è il risultato della straordinaria fusione di terra, clima e carattere delle genti emiliane: uno strano impasto di cordialità, generosità, ma anche di schiettezza e di franchezza. E' un vino simpatico, che conquista e mette allegria con la sua spuma briosa.
Di antiche e nobili origini ha subìto, nel corso degli anni, una lenta evoluzione che non ha prodotto modifiche sostanziali alle sue particolari caratteristiche, limitandosi invece ad affinarle.
Il profumo è fresco, pronunciato, molto fine, con spiccata nota di violetta, che rappresenta il carattere più tipico ed inconfondibile di questo vino. Di sapore delicato, sapido, armonico, gradevolmente acidulo, leggermente aromatico e fruttato, per l’elevata acidità ed il corpo non molto pronunciato è vino di facile e piacevolissima beva da consumarsi giovane.
Grazie di avermi 'iniziato'ai tarocchi, che confesso, non mi hanno mai stuzzicato...forse anche perchè in genere non sono amante delle carte...ma sono sempre 'aperto' a cose nuove!!!ti confesso che nel mantovano ho bevuto in una cucina 'molto' tipica due tipi di lambrusco...il tradizionale che 'buscia' e quello 'fermo'...Dani personalmente quello fermo l'ho 'assaporato'di più...forse anche per l'abitudine a bere vini non frizzanti.
RispondiEliminaSono sempre più convinto che la lezione di enologia sarà 'molto seguita'...prima per la competenza della 'maestra'e poi...per la degustazione che seguirà....
Ciao Edo!!
Originale la tua idea di associare un vino ad una carta dei tarocchi! Io non conosco assolutamente queste carte e stai a vedere che riesco a trovare qualche spunto per i miei disegni .
RispondiEliminaMentre ero in attesa di una visita , sfogliando una rivista di enologia ho letto questa frase intrigante di Luis Sepulveda :
" a volte il vino è la manifestazione liquida del silenzio "
Ciao,
RispondiEliminaabbinare un vino ad ogni arcano...molto interessante!!!
Leggerò i tuoi prossimi post con molto interesse, gli arcani mi hanno sempre affascinata...
Spero di leggerti presto,ti leggo sempre appena posti ma dall'inizio dell'anno sono molto lenta a lasciar commenti, mi par d'essere in letargo...mi ci vorrebbe proprio per uscir dal letargo un bel bicchiere di lambrusco. Ho ricordi di giovinezza legati a questo vino :-).
A presto Dani...
Un abbraccio
Camilla/Fulgenzia