Tornando a casa in mezzo alla nebbia mi sono ricordata di una gita in Val d’Aosta in una bella giornata di sole.
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Il Monte Bianco era veramente maestoso
A questo punto direte: ‘Ma abbiamo sbagliato blog? Qui non si parla di vino?’
Certo! E siccome vi porto sempre in posti inusuali, dove non avreste mai pensato di poter degustare del vino, del buon vino, vorrei presentarvi un bianco del Monte Bianco. Non è un gioco di parole.
Si tratta del Piagne, che potete trovare in qualche enoteca ben fornita a Milano, ma visto che ‘il gioco vale la candela’ vi consiglierei di andare a recuperarla direttamente alla Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, ai piedi appunto del Monte Bianco.
Il vigneto denominato “La Piagne” rappresenta la sola testimonianza nella Valdigne di un clos cioè un vigneto circondato da muri, tipico della tradizione della Borgogna.. L’imponenza dei muri di sostegno, la presenza di una cantina scavata nella montagna, fa di questo appezzamento un gioiello paesaggistico unico sul panorama viticolo alpino.
La bottiglia della Piagne viene sigillata con un tappo in vetro, al fine di preservare integralmente il vino da componenti esterni all’area di produzione. La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle, è stata una delle prime aziende in Italia ad adottare questo tipo di chiusura. Oltre al piacere di scoprire un vino così ‘montanaro’, credetemi che ritrovarsi un tappo di vetro al momento della stappatura è veramente una bella sorpresa.
Il profumo ha delicate note di erbe alpine e luppolo che si fondono a una netta sensazione di pietra focaia.
Il sapore è di grande freschezza, oltre alle classiche note minerali si uniscono dolci sensazioni di mandorla, con un leggero retrogusto di fieno. Il finale sostenuto da una bella acidità lascia al palato una bella sensazione di cedro.
Abbinamento: da provare con una fetta di prosciutto di Saint Marcel o di Jambon de Bosses. Ottimo con la Toma di Gressoney o il Beaufort.
Non dimenticate mai che il migliore abbinamento con qualsiasi vino è quello con i prodotti locali per esaltare il gusto di entrambi
Quanto sopra è stato redatto su espressa richiesta di un amico che mi ha chiesto di parlare anche di vini più ‘vicini’ a noi. Spero di non essere andata troppo in alto questa volta.